header-photo

La punta dell'Azzocchio, da Campo Felice

[Notizie generali] [Scheda tecnica]


A vederla da Campo Felice la lunga serra che si snoda in direzione ovest dal Monte Rotondo al Rifugio Sebastiani sembra di non grande interesse pur se viaggia per alcuni chilometri ad un livello medio di 2000 metri.

La catena del Gran Sasso

Forse la presenza delle piste da sci realizzate nella prima parte della dorsale sotto Monte Rotondo che alterano ferocemente l'ambiente (pessimo l'effetto quando non c'è neve soprattutto);

o il modesto dislivello da superare per raggiungere le prime creste che sembrerebbe rendere l'escursione banale, mortificano la curiosità e distolgono l'attenzione verso un percorso che invece, una volta compiuto, lascia nella memoria immagini di grandiosa bellezza.

Monte Puzzillo

Il crinale s'erge fra la Valle Leona ed i Piani di Pezza e raggiunge il suo culmine, oltre la Cimata di Pezza, sulla Cimata di Puzzillo a quota 2140, proprio sopra il Sebastiani.

Al centro del lungo schienone, ben evidente, spicca la punta dell'Azzocchio a quasi 2000 metri.

Sirente e Majella

L'escursione, pur con non eccessivo dislivello complessivo è, tuttavia, di un certo impegno per la lunghezza perché si sviluppa per oltre 15 km (andata e ritorno) con frequenti saliscendi ed in assenza, a volte, di sicuro tracciato.

Ma non ci si può sbagliare.

I Sibillini e la Laga

Oltre ai panorami il percorso in sé racchiude interessi diversi soprattutto botanici nei brevi tratti di vallecole umide che si calpestano in specie nella parte iniziale e per i campi di graminacee che si attraversano nelle quote pił alte ed assolate.

Saranno le foto che fissano tutte le maggiori vette dell'Appennino Centrale, a descrivere meglio la bellezza e la vastità del panorama a tutto tondo che accompagna l'escursione che si suggerisce di iniziare, arrivando con la macchina in fondo a Campo Felice - in prossimità di un inutile e angoscioso rifugio in cemento in desolante abbandono - accorciando così il sentiero 1B disegnato sulla carta dei sentieri del Cai de l'Aquila (gruppo del Velino-Sirente), risalendo verso le creste fra la Valle dei Nibbi e la Valle dell'Azzocchio, abbandonando a sinistra (fatelo anche mentalmente), l'ultimo impianto di risalita.

Veduta sul Velino

Chi ama percorsi con neve e ghiaccio e panorami di bianco candido dovrà dotarsi della necessaria attrezzatura di sicurezza poiché non di rado il sentiero taglia profondissimi pendii.

Chi avesse poi gambe e curiosità può anche ritornare per la Valle Leona scendendo dal Rifugio Sebastiani magari allungando un pò la camminata.

Questa diversione è ben visibile ancora sulla carta dei sentieri citata, ben necessaria allo scopo.

Buona camminata.