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Da L'Aquila a Campo Imperatore

Situata al centro di una conca valliva, lungo il medio corso del fiume Aterno, circondata dai principali massicci montuosi dell' appennino abruzzese, L'Aquila rappresenta il cuore storico e culturale della regione. Fondata nel Medioevo con l'unione dei 99 castelli sparsi nella valle, dietro autorizzazione di Federico II subì, nel corso dei secoli, il dominio di numerose genti e fazioni (gli Angiò prima, gli Sforza, gli spagnoli e i francesi poi). La grande quantità di testimonianze storiche, architettoniche, artistiche e culturali che queste dominazioni hanno lasciato, rende impossibile una descrizione esaustiva.


L'Aquila: Basilica di Collemaggio

Ci limiteremo a citare solo alcuni fra i preziosi monumenti che la città custodisce: prima fra tutte, la magnifica chiesa di S. Maria di Collemaggio, fra le massime espressioni del romanico abruzzese; edificata fra la fine del 1200 e l'inizio del 1300 fu teatro dell'incoronazione di papa Celestino V, e ne custodisce oggi le spoglie. Notevole anche la Basilica di S. Bernardino, costruita verso la metà del 1400, ha la facciata in stile rinascimentale, realizzata da Cola dell'Amatrice, mentre l'interno è stato restaurato nel 1700 ed è in stile barocco.

Circondato dal superbo scenario del Gran Sasso, del Sirente e dell'Ocre, il possente castello di Carlo V ci rammenta la passata dominazione spagnola. Al suo interno sorge il Museo Nazionale d'Abruzzo; in uno dei quattro torrioni è esposto lo scheletro fossile dell'Archidiskodon Meridionalis Vestinus, elefante preistorico i cui resti furono ritrovati negli anni '50 nelle vicinanze del paese di Scoppito. Appena fuori dal centro storico della città, nei pressi dell'Aterno, la fontana delle 99 cannelle, costruita fra il 1200 e il 1500 a ricordo della fondazione della città.


L'Aquila: Castello di Carlo V

Uscendo dalla città, dirigendoci verso le pendici incombenti del Gran Sasso, lasciamo la grande storia per affrontare un aspetto meno noto della civiltà che ha popolato per secoli questa vallata.

La successione di pascoli che salgono dolcemente verso la grande piana di Campo Imperatore ha costituito, fino a pochi decenni orsono, una straordinaria ricchezza per le popolazioni locali dedite all'allevamento dei bovini e degli ovini in particolare. I pascoli di Campo Imperatore costitutivano una risorsa strategica, talmente preziosa da rendere necessaria la costruzione di numerose fortificazioni a sua difesa. Tradizionalmente legato alla pastorizia ed alla transumanza, il paese di Santo Stefano di Sessanio fu fondato in epoca romana; nel medioevo vide l'insediamento dei monaci benedettini nel vicino convento di S. Maria del Monte, i quali contribuirono a sviluppare l'allevamento e la coltivazione dei terreni di Campo Imperatore.


Rocca Calascio

Sempre risalente al medioevo è la caratteristica torre di avvistamento, ben visibile anche dalle cime del Prena e del Brancastello. Poco distante sorge Calascio, famoso per la sua rocca, imponente fortificazione rislaente al XII secolo, voluta da Federico II a protezione della vallata sottostante e delle vie d'accesso alla piana di Campo Imperatore; si tratta senz'altro di uno dei luoghi più suggestivi della regione, da cui è possibile godere uno splendido panorama sulla catena del Gran Sasso. Da visitare, oltre Calascio, anche il paese di Castel del Monte, alle pendici del Monte Bolza.