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L'Altopiano delle Rocche

L'altopiano delle Rocche si alza tra la piana di Fucino e la valle dell'Aterno separando i massicci del Velino e della Magnola dalla dorsale del Sirente e della Serra di Celano. Provenendo dalla A25 la via che raggiunge l'altopiano transita per il popoloso e caotico abitato di Celano, dominato dal poderoso castello, risalente alla fine del 1300, a pianta rettangolare con torri quadrate: il borgo, probabilmente di origine Equa, fu feudo dei Piccolomini e degli Sforza, nel 1185 diede i natali al beato Tommaso da Celano, discepolo e biografo di S. Francesco d'Assisi, le cui spoglie sono custodite nella chiesa di S. Francesco a Tagliacozzo.


L'altopiano delle Rocche dalla Magnola

Da visitare anche la chiesa barocca del Carmine e la Collegiata di S. Giovanni Battista, del sec. XIII, ed il museo archeologico ospitato all'interno del castello. Superata Celano, la strada costeggia il fianco sinistro della Serra, attraversando il borgo semi abbandonato di S. Potito per giungere poi a Ovindoli, baluardo difensivo della Contea di Celano, ora rinomata località turistica, la cui antica struttura si perde un pò nello sviluppo caotico dei nuovi insediamenti: restano tuttavia visibili una parte delle mura medioevali ed una torre di avvistamento.

Percorrendo ancora l'altopiano, in direzione de L'Aquila, con bella vista sul Corno Grande del Gran Sasso, giungiamo a Rovere, l'antica Robur Marsorum , assiepata intorno ad uno sperone calcareo (estrema pendice della catena del Sirente) sulla cui sommità sorgono i resti del castello; da visitare anche la chiesa di S. Pietro. Oltre Rovere si raggiunge Rocca di Mezzo, grosso centro turistico estivo ed invernale, di cui ricordiamo la chiesa della Madonna della Neve (sec. XIII), la chiesa di S. Michele Arcangelo (sec. XVI); suggestiva la Festa del Narciso che si svolge ogni anno nell'ultima domenica di maggio. Ai piedi del M. Cagno si trova Rocca di Cambio , l'antica Rocca Ottonesca, dal nome dell'imperatore Ottone II che era solito passarvi l'estate; nel paese si trova la Parrocchiale dell'Annunziata e, a nord dell'abitato, l'antica abbazia di S.Lucia.

Oltre Rocca di Cambio ha termine l'altopiano e la strada ridiscende verso L'Aquila, toccando il borgo di Ocre dominato dall'omonimo castello che merita assolutamente una visita; molto interessante anche il convento di S.Angelo d'Ocre e i resti del Convento di S. Spirito.